Dopo un lungo silenzio "riprendiamo le trasmissioni", sperando che non sia l'ennesimo fuoco di paglia ma l'inizio della realizzazione di quello che fu il grande sogno del '94, un grande partito liberale di massa, quello che a me piace chiamare "il popolo degli uomini liberi" oggi torna a sperare. A Fini e Casini dico solo "Chi è causa del suo mal pianga sè stesso!" vi siete montati la testa e anzichè essere riconoscenti a chi vi ha dato l'opportunità di riconquistare un palcoscenico che con le vostre sole forze non vi sareste nemmeno sognato, vi siete benpresto trasformati nei peggiori nemici del Cavaliere ossessionati solo dal pensiero di fargli le scarpe, di voi non si ricorda un solo passaggio politicamente rilevante, non un solo pensiero originale che abbia dato un contributo importante al benessere del paese, solo beghe e intrallazzi di palazzo ben nascosti fra il pelo di Silvio intenti a succhiarne il sangue come le zecche col cane. Ma poi a volte basta una zampata al momento giusto e le zecche si ritrovano col culo perterra. Polvere eravate e polvere ritornerete, peccato, non mi siete mai piaciuti ma vi avrei sopprtato volentieri se solo vi foste dimostrati intellettualmente onesti e politicamente trasparenti.
Tutti a casa dunque, e tu Silvio questa volta vai fino in fondo, senza voltarti, questa volta il popolo degli uomini liberi non ti perdonerebbe il tradimento di un entusiasmo sincero e disperato che anche domenica ha voluto regalarti.
martedì, novembre 20, 2007
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