Dopo un lungo silenzio "riprendiamo le trasmissioni", sperando che non sia l'ennesimo fuoco di paglia ma l'inizio della realizzazione di quello che fu il grande sogno del '94, un grande partito liberale di massa, quello che a me piace chiamare "il popolo degli uomini liberi" oggi torna a sperare. A Fini e Casini dico solo "Chi è causa del suo mal pianga sè stesso!" vi siete montati la testa e anzichè essere riconoscenti a chi vi ha dato l'opportunità di riconquistare un palcoscenico che con le vostre sole forze non vi sareste nemmeno sognato, vi siete benpresto trasformati nei peggiori nemici del Cavaliere ossessionati solo dal pensiero di fargli le scarpe, di voi non si ricorda un solo passaggio politicamente rilevante, non un solo pensiero originale che abbia dato un contributo importante al benessere del paese, solo beghe e intrallazzi di palazzo ben nascosti fra il pelo di Silvio intenti a succhiarne il sangue come le zecche col cane. Ma poi a volte basta una zampata al momento giusto e le zecche si ritrovano col culo perterra. Polvere eravate e polvere ritornerete, peccato, non mi siete mai piaciuti ma vi avrei sopprtato volentieri se solo vi foste dimostrati intellettualmente onesti e politicamente trasparenti.
Tutti a casa dunque, e tu Silvio questa volta vai fino in fondo, senza voltarti, questa volta il popolo degli uomini liberi non ti perdonerebbe il tradimento di un entusiasmo sincero e disperato che anche domenica ha voluto regalarti.
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2 commenti:
Innanzitutto un distinguo tra Fini e Casini, un grande distinguo: due concezioni dello Stato molto diverse e due sensi di responsabilità politica molto diversi.
E poi la mossa di Berlusconi, quella dei gazebi.
Diciamo che dei 10 milioni, almeno 6 milioni potrebbero scegliere Fini anziche Berlusconi, se effettivamente e drasticamente messi dinanzi a questa scelta.
E diciamo che Fini potrebbe incassare addirittura a sinistra e non come banale protesta, ma come adesione. Dunque alla fine è patta e si sono persi voti.
Poi c'è l'obiezione di Fini, che, traduco, suona: "Dove è il progetto, dove sono i quadri politici e tecnici". E qui viene il dunque.
Ci sono poche persone di esperienza, che abbiano un soggiorno in Europa e che abbiano le competenze profonde che servono per riformare un Paese "in quattro e quattr'otto senza perdere un pezzo".
Chi sono? Il profilo è semplice.
Hanno dai 40 ai 50 anni, cioè 20-30 anni di esperienza e ancora 15-25 anni di possibile realizzazione. Erano i fan dei Talking Heads o gli Yuppies della finanza o i cattolici degli U2.
Li trova ovunque, anche se pochi, in tutti i posti di lavoro, a tutti i livelli, inaspettatamente.
E stanno "apart", dato che hanno idee e soluzioni per giunta lo dicono ...
Se Berlusconi vuole proporci soliti noti e giovani assaltatori, non tira fuori il Paese dai guai in cui si trova e, dunque, non credo che siano le sue intenzioni.
Se un segnale positivo arriverà, sarà quando un partito, non so quale, tirerà fuori persone nuove e qualificate.
Fino ad allora le chiacchiere stanno a zero.
Non mi risulta che Fini dal punto di vista della classe dirigente abbia ottenuto grandi risultati e politicamente il confronto non regge un solo istante, Fini è cresciuto all'ombra del cav. ora che si trova in mare aperto vedremo cosa saprà fare.. io fiducia zero!!
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