Sento i vari interventi all'inaugurazione della cellula modenese dell'associazione Luca Coscioni,
il primo Antonino: "l'embrione è una cosa ma..." già sento la nausea che cresce, speriamo vada meglio con Cappato. Marco mio ...ma che logica può essere quella di sopprimere un essere per curarne un'altro?? Quale cinismo si nasconde in chi strumentalizza il dolore di chi vede tutto attraverso le lenti distorte di una sofferenza che vive come profondamente ingiusta.
Con la stessa logica dovremmo reintrodurre la pena di morte perchè richiesta dai famigliari delle vittime del terrorismo o la castrazione per gli stupratori se richiesto dalle stuprate.
Riterreste accettabile chiedere ad una madre di sopprimere un figlio per il bene dell'altro? Si accusa la chiesa di voler imporre il punto di vista del credente anche a chi credente non è, mentre si evita di dire che la religione non c'entra, la vita è sacra anche per il laico, l'omicidio non è un reato religioso è inutile che ci prendiate per il culo, ammettere la soppressione di un individuo più debole per la salvaguardia di quello più forte è una perversione aberrante indipendentemente dal credo religioso... a meno che come ha detto Antonino si intenda l'embrione come cosa, in questo caso ditelo chiaramente senza alzare cortine fumogene fatte di dolore e storie strazianti.
lunedì, settembre 18, 2006
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento