Ci abbiamo creduto fino alla fine e le notizie di un'alta partecipazione al voto, unita alle otimistiche previsioni di Piepoli (NO 52% - SI 48%, altra bella figura!) ci aveva fatto sperare in una bel regalo da parte di questo nostro popolo di arditi, ma se fossimo stati un attimo più realistici probabilmente ce ne saremmo andati al mare pure noi. Adesso ce lo possiamo dire, questa riforma la voleva solo la Lega e la parte liberale di FI, quindi forse il 10% delle forze politiche nazionali. Come ho già scritto la maggior parte della CdL si è invece cialtronescamente e spudoratamente defilata, non parliamo del sud che non ha fatto campagna elettorale per nulla, avallando implicitamente l'idea che la devolution significa fame e miseria per i "terroni", ma anche al nord tutto è stato affidato alle provocazioni di Bossi e alla buona volontà di Della Vedova che probabilmente non ritroverà presto tanto spazio sul palcoscenico, .... era un lavoro sporco e qualcuno doveva pur farlo, il più classico degli "armiamoci e partite". Anche SB pur essendosi sicuramento esposto molto più dei soliti furbetti dell'inciucino, questa volta non se l'è sentita di andare solo contro i mulini a vento, e quando manca lui sperare di smuovere un paese che si presta a diventare tutto una grassa Emilia è quantomai illusorio e un po' cretino. E' inutile nasconderselo, Fini e Casini usciranno ora dalla tana dove sono stati in questo ultimo mese e si proporranno quali intermediari della resa, profeti del "perdere senza combattere", tratteranno con Prodi condizioni che permettano loro di trarre il massimo vantaggio dalla situazione.
Temo che SB si trovi ad un bivio, tornare allo spirito del '94, colpevolmente sepolto da tempo immemore e cosciente del fatto che il Partito Liberale di massa è oggi poco più che una chimera e che quindi imbarcarsi in una impresa titanica come questa, richiede energie ed entusiasmo che anche un ragazzo di 70 anni come lui ha pochissime probabilità di ritrovare, oppure cedere definitivamente alla tentazione neodemocristiana/neocon sapendo però che la DC che conta è tutta dall'altra parte e che in questo tipo di politica del compromesso nella CdL c'è già chi è molto più bravo di lui. Le due alternative mi sembrano entrambe ben poco appetibili e non mi stupirei che SB decidesse di ritirarsi definitivamente in un castello dorato lontano da un paese che non sà più sognare ma solo millantare virtù che ha perso da tempo e che preferisce continuare ad illudersi che la riforma delle pensioni si possa rimandare in eterno e che si possano aumentare gli stipendi per decreto e la disoccupazione si vinca obbligando gli imprenditori ad assumere. Qualcuno ha detto "governare gli italiani non è difficile, è inutile!", discutibile il personaggio sacrosante le parole. Disorientata dagli eventi traumatici dall'undici settembre in poi la gran parte degli italiani reagisce rifugiandosi nelle braccia di chi le racconta che "si stava meglio quando si stava peggio" senza spiegare che buttarsi dal treno in corsa non è il modo migliore per vincere la paura della velocità. Ma mi consenta Cavaliere.. non si renda patetico anche lei mendicando una bicamerale dopo i 3 calci nei (dei) coglioni che ha rimediato ...non è così che si coltiva l'orgoglio di Vicenza!!!
lunedì, giugno 26, 2006
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