Luigi Crespi
Funzionario del Pci fino al 1989, poi affascinato da Bettino Craxi, Crespi - attraverso Datamedia, la sua società di rilevazioni statistiche - diventò celebre negli anni Novanta. Anche attraverso il sodalizio con Silvio Berlusconi, risalente al 1993: per il Cavaliere fu prima consulente per la comunicazione, poi sondaggista fedele. In seguito, attraverso il consorzio Nexus, ottenne incarichi dalla Rai e dalla presidenza del Consiglio. E alla fine, dopo una serie di incauti acquisti di società concorrenti, arrivò il crac.
Crespi è noto anche al grande pubblico, soprattutto per gli exit poll elettorali di Datamedia. Tra gli episodi più celebri quello del voto regionale del 1995, quando al Tg4 Emilio Fede, in base alla indicazioni di Crespi, piazzò bandierina del centrodestra in quasi tutte le regioni italiane. Salvo poi scoprire che la maggioranza era andata invece al centrosinistra.
La stima che ho per SB va aldilà delle critiche che non gli ho mai risparmiato resta il fatto che sarebbe ora che cominciasse a rendersi conto che i nani e le ballerine di cui si circonda cominciano ad essere troppi, mentre sulla sua persona fino ad ora si registrano solo attacchi strumentali al limite della diffamazione visto che anni di indagini non hanno ancora prodotto uno straccio di condanna definitiva, la sua corte fin dall'inizio ha creato imbarazzo crescente anche nell'elettorato di centrodestra. Questa mattina a Radio Radicale il signor Crespi spalleggiato dal sempre più sorprendente Bordin si è esibito in una performance revisionista e complottista da far impallidire un professionista della controinformazzione come Giulietto Chiesa.
Con il pretesto di commentare, con una passione molto sospetta, il libro "L'imbroglio" di autore guardacaso anonimo sui brogli elettorali alle ultime elezioni, il nostro imbarazzante personaggio avallando la teoria che a fare i brogli non sia stata la sinistra ma bensì il centrodestra!!! Ecco quindi spiegati i ritardi del Ministero dell'Interno ecco spiegato il calo clamoroso delle schede bianche che nella notte sarebbero state "compilate" dai funzionari amici ecco quindi spiegato il flop dei sondaggi che non potevano prevedere l'illegalità!!
Bordin prova ad obiettare che sarebbe pazzesco fare i brogli e poi denunciare continuamente gli stessi, ma Crespi la volpe fa notare che questo è la stessa tattica della guerra preventiva di Bush e che solo le persone ingenue e lineari possono trovare assurda una strategia di questo tipo. Un fiume in piena il rancore del servitore cacciato dalla corte del Principe, un delirio calunnioso di malevoli insinuazioni e cattiverie gratuite non supportate da uno straccio di riscontro " ...e già! questa è fantaapolitica, se ci fossero le prove sarebbe cronaca", devo dire che il malcelato imbarazzo di Bordin, che forse non si aspettava di intervistare il nuovo addetto stampa dei movimenti NOGLOBAL, rende almeno in parte giustizia a chi come me ha sentito rompersi qualcosa dentro quando ha dovuto prendere atto del voltafaccia Pannelliano. Il padre padrone del PR, l'ultimo dei giapponesi come si fa chiamare adesso, questa volta temo riuscirà nell'ennesimo tentativo di impedire che il proprio figlio sopravviva a lui stesso. Per tornare al titolo, vorrei dare un consiglio non richiesto al buon Silvio, cominci a diffidare di chi cambia troppo disinvoltamente casacca e venendo da tradizioni non propriamente liberali diventa paladino del mercato e del minimo Stato, non sempre purtroppo è un percorso di evoluzione politica ma spesso un semplice calcolo di convenienza economica. Cominci il Cavaliere a valutare i suoi collaboratori sicuramente per la fedina penale ma anche per la coerenza politica dimostrata nel tempo e non ricada nella deleteria tentazione di circondarsi di acritici opportunisti pronti a pugnalarlo alle spalle vendendolo al vincitore per 30 denari.
giovedì, giugno 22, 2006
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